sabato 5 giugno 2010

Sutra del Loto. Cap. 10 – Il maestro della legge



A quel tempo il Buddha si rivolse al Bodhisattva re della medicina e agli ottantamila uomini riuniti in assemblea dicendo:
“A tutti costoro che, al cospetto del Buddha, ascoltano un verso o una frase del Sutra del Loto della Legge Meravigliosa e nella mente ne gioiscono anche per un solo istante, io predico il conseguimento dell’illuminazione suprema e definitiva.”



Il Buddha disse inoltre a Re della Medicina:
“Inoltre, se, dopo l’estinzione del Tathagata qualcuno ascolterà il Sutra del Loto anche per un solo verso o una frase, e nella mente ne gioirà anche per un solo istante, anche a lui predico il conseguimento dell’illuminazione suprema e definitiva.
E ancora, se ci saranno persone che abbracciano, leggono, recitano, diffondono e copiano il Sutra del Loto, anche un solo verso, e nutrono per questo sutra lo stesso rispetto che nutrono per il Buddha, offrendo fiori, incenso, collane, incenso in polvere e pasta da bruciare, drappi di seta, stendardi e vessilli, indumenti e musica, e giungono le mani in segno di riverenza, allora, Re della medicina, sappi che tali persone hanno già offerto doni a centomila milioni di Buddha; sotto quei Buddha hanno adempiuto il loro grande voto e, mossi da compassione per gli esseri viventi, sono nati in questo mondo umano.
Chiunque faccia queste cose conseguirà la Buddhità; queste persone sono grandi Bodhisattva che hanno conseguito l’illuminazione suprema e definitiva. Mossi da compassione per gli esseri viventi essi hanno fatto voto di nascere dove possono propagare ampiamente il Sutra del Loto.
Questo è ancora più vero per coloro che sono in grado di abbracciare l’intero sutra e offrirgli svariati doni.
Queste persone hanno rinunciato volontariamente alla ricompensa che hanno meritato per le loro azioni pure e, nell’epoca successiva alla mia estinzione, mosse da compassione per gli esseri viventi, sono nate in questo mondo malvagio per poter propagare ampiamente questo sutra.
Se dopo la mia morte uno fra questi uomini o donne devoti sarà in grado di trasmettere il Sutra del Loto anche a una sola persona, anche solo una frase, allora sappi che egli è l’inviato del Tathagata per proseguire la sua opera. Questo è ancora più vero per coloro che espongono il Sutra a una grande moltitudine.
Se una persona malvagia comparisse davanti al Buddha e lo maledicesse, sarebbe meno grave di una che insultasse un laico che recita o legge il sutra del loto.
Chi legge e recita il Sutra del Loto si adorna con gli stessi ornamenti del Buddha ed è portato sulle spalle dal Tathagata, verrà accarezzato sulla testa dal Tathagata, vivrà nella sua dimora e sarà avvolto dal suo mantello.

Se desideri liberarti dall’indolenza e dalla pigrizia devi ascoltare questo sutra.
È difficile avere l’occasione di ascoltare questo Sutra e altrettanto difficile è credervi e accettarlo. Molti sono i discorsi sulla dottrina che ho predicato, che predico e che predicherò, ma di tutti è questo che non può essere accettato da tutti e creduto. Questo invero è il segreto dell’intima dottrina del Tathagata, protetto dalla potenza del Tathagata, mai rivelato e mai annunciato. È un argomento di cui mai prima si è parlato.
Se una persona assetata ha bisogno di acqua, può scavare una buca su un altopiano ma finché continua a vedere che il terreno è secco capisce che l’acqua è ancora lontana. Ma piano piano vede il terreno farsi umido e fangoso e allora certamente comprende che l’acqua è vicina. Sappi, re della medicina, che anche le persone sono proprio così. Se non ascoltano il Sutra del loto saranno sempre lontane dalla saggezza del Buddha. Ma se ascoltano questo profondo sutra che definisce la legge per gli ascoltatori della voce, se ascoltano questo re dei sutra e dopo averlo ascoltato meditano attentamente, sappi che tali perone sono vicine alla saggezza del Buddha.
Una persona che espone questo sutra deve entrare nella stanza del Tathagata, indossare la veste del Tathagata, sedere sul seggio del Tathagata e, stando nell’assemblea senza timore, predicare diffusamente operando le distinzioni.
Grande pietà e compassione sono la stanza, gentilezza e pazienza sono la veste, vacuità di tutti i fenomeni è il seggio; dimorando in esso espone la legge.
Se, mentre sta predicando questo sutra, qualcuno lo ingiuria e lo insulta, lo attacca con spade e bastoni o con tegole e pietre, pensi al Buddha e sia paziente.
In un migliaio, decine di migliaia, milioni di terre renderò manifesto il mio corpo puro e duraturo e per innumerevoli milioni di Kalpa esporrò la legge agli esseri viventi. Se dopo la mia estinzione vi saranno persone in grado di esporre questo sutra invierò le quattro categorie di credenti evocati magicamente, a fare offerte ai maestri della legge. Essi guideranno gli esseri viventi, li riuniranno e faranno sì che ascoltino la legge. Se qualcuno ha in animo di nuocere ai predicatori con spade e bastoni o con tegole e pietre, invierò persone evocate con un prodigio che li proteggano e difendano.
Se chi espone la legge si trova da solo in un luogo deserto e appartato e nel silenzio, ove non si ode il suono di voce umana, e legge e recita questo sutra, a quel tempo manifesterò per lui il mio corpo puro e radioso.
Se dovesse dimenticare una parola o una frase, gliela suggerirò io così che ottenga una completa comprensione.
Se persone dotate di queste virtù istruiscono le quattro categorie di credenti, o leggono e recitano questo sutra in un luogo deserto, farò in modo che tutti possano vedere il mio corpo.
Se i predicatori si trovano in un luogo deserto e isolato invierò esseri celesti, re draghi, yaksha, spiriti e altri per formare un’assemblea che ascolti la legge.
Tali persone si rallegreranno nell’esporre la legge compiendo le distinzioni senza incontrare ostacoli.
Poiché i Buddha li proteggono e hanno cura di loro essi potranno arrecare gioia alla grande assemblea. Se una persona sta vicino ai maestri della legge conseguirà rapidamente la via del Bodhisattva. Se studia seguendo questi maestri, vedrà Buddha in numero pari alle sabbie del Gange.”

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